ISC Fondi Pensione: cos’è e come considerarlo nel confronto tra differenti Fondi

2 Agosto 2022

Scopriamo cos'è l'Indicatore Sintetico dei Costi e come utilizzarlo per valutare e confrontare i Fondi Pensione.

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Quando si parla di fondi pensione, fonti di risparmio a lungo termine, è importante prendere in considerazione alcuni fattori, tra i quali l’ammontare dei costi.

Valutare con attenzione le varie ipotesi di costo permette di ottenere una migliore valutazione della futura pensione integrativa, evitando scelte sbagliate che potrebbero erodere il capitale versato nei vari anni di contribuzione.

Spesso vengono sottoscritti strumenti di investimento senza analizzare nel dettaglio tutte le caratteristiche. Quando si sceglie un fondo pensione bisogna essere critici in quanto è uno strumento a lungo termine nel quale anche un solo punto percentuale di differenza dell’indicatore sintetico dei costi può avere un impatto determinante sul futuro previdenziale.

Vediamo nel dettaglio le caratteristiche di un ISC.

Indicatore sintetico dei costi di un Fondo Pensione: cos’è ?

La COVIP, l’organismo di vigilanza dei fondi pensionistici, ha obbligato banche e assicurazioni a presentare in modo chiaro e trasparente i costi di gestione dei loro fondi, creando così l’indice ISC.

L’ISC è l’indicatore sintetico dei costi che permette di capire con semplicità il costo totale del fondo pensione proposto. Attraverso questo indice finanziario è possibile confrontare il costo del proprio fondo pensione rispetto alla media degli altri fondi garantendo quindi la scelta più conveniente.

L’indicatore sintetico dei costi viene calcolato secondo una metodologia analoga per tutte le forme di previdenza complementare e permette agli aderenti di avere immediatamente un’idea sull’ammontare dei costi complessivi che incidono percentualmente ogni anno sulla posizione individuale.

Come si calcola un ISC

Il calcolo degli ISC è universale e analogo per tutte le forme di pensione complementare e tiene in considerazione tutte le spese e le commissioni addebitate al cliente nel corso dell’anno, escludendo i costi di interesse e le commissioni su eventuali affidamenti.

Analizzando nel dettaglio le varie spese bisogna considerare i costi fissi, il fattore temporale e i costi variabili.

I costi fissi: In questa categoria rientrano tutte quelle spese che vengono effettuate per il solo fatto di aver sottoscritto il fondo.

Orizzonte temporale: In relazione alle varie ipotesi di permanenza nel fondo vengono formulate proposte di costo differenti (2,5,10 e 35 anni)

Costi variabili: Spese di questo tipo caratterizzano la componente variabile, ovvero quei costi sostenuti dal cliente in base alla linea di investimento scelta

Come valutare un Fondo Pensione?

Per valutare un Fondo Pensione, è fondamentale avere una conoscenza adeguata sul funzionamento dei vari servizi finanziari per evitare delusioni e perdite economiche inutili da parte di chi ne usufruisce.

Ecco le principali variabili da considerare per una valutazione efficace:

I costi

Esistono costi diretti a carico dell’aderente e costi indiretti per la gestione del fondo. Meglio diffidare da tutti quei fondi che presentano costi diretti espressi in percentuale.

Rendimenti

La valutazione avviene confrontando l’andamento degli stessi comparti scelti dall’aderente che permettono di avere una visione più chiara dell’investimento attuale grazie ai dati storici.

Coefficiente di reversibilità

È quel numero che prende il capitale accantonato e lo trasforma in rendita integrativa. Quindi, maggiore sarà questo coefficiente e maggiore sarà l’importo previdenziale integrativo.

L’analisi di queste tre variabili fornisce una visione chiara e reale dell’investimento ed evita di incappare in inconvenienti finanziari che a lungo termine possono gravare pesantemente sulla pensione integrativa.

L’ISC consente, così, di analizzare e confrontare facilmente i costi di tutti i fondi pensione, nonché di scegliere quello che risulta più conveniente in base agli obiettivi previdenziali del singolo.

Confronto ISC dei Fondi Pensione: l’impatto di un costo elevato sulla pensione integrativa

Una delle caratteristiche più importanti da considerare quando si sottoscrive un Fondo Pensione sono i costi di gestione.

Tra questi si distinguono i costi di gestione annua e i costi di ingresso che erodono costantemente una parte del capitale accumulato.

Dobbiamo considerare che un fondo pensione è uno strumento finanziario che può essere detenuto anche per 30/40 anni e avere una riduzione costante dei rendimenti a causa dei costi di gestione può incidere in modo significativo sulla pensione futura.

Per questo esistono fondi pensione che a parità di gestione rendono meno e gravano sulla posizione integrata accumulata.

Un esempio di confronto  

La stessa Covip cita testualmente che “è importante prestare attenzione all’ISC che caratterizza ciascun comparto. Un ISC del 2% invece che dell’1% può ridurre il capitale accumulato dopo 35 anni di partecipazione di circa il 18% (ad esempio, lo riduce da 100.000 euro a 82.000 euro)”.

Vediamo un esempio pratico di come piccole differenze nell’ ISC possano portare a decine di migliaia di euro persi nel corso degli anni di contribuzione.

Nell’esempio vediamo due casi di investimenti uguali a confronto ma differenti nei costi: nel caso di Daniela, avendo scelto il Fondo Pensione “ALFA” con un ISC all’1% otterrà un capitale finale netto maggiore del 23% rispetto a quello ottenuto da Luca, che ha scelto di investire nel Fondo “BETA” con ISC al 2%.

Possiamo quindi notare la sostanziale differenza che si viene a creare scegliendo un ISC alto, anche di poco, ma che accumulato produce perdite di decine di migliaia di euro nelle tasche, in questo caso, di Luca.

Pertanto scegliere la strategia di Investimento, con costi e rendimenti adeguati, permette di ottenere un guadagno consistente a distanza di anni mentre, al contrario, una scelta sbagliata potrebbe far svanire anni e anni di sacrifici a causa degli elevati costi che prosciugano lentamente il capitale.

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